La fluidità del tailor-made

“Fluidità: proprio questo termine è sempre più al centro della ricerca contemporanea del design, che cerca di interpretare ed esplorare i materiali tradizionalmente propri di altri ambiti.”

Fabrizio Milesi, art director e designer di Ciam, introduce così uno dei pilastri portanti della visione e della produzione del brand: il custom. Un valore diventato uno tra i principali segni distintivi dell’azienda, che con la storica esperienza accumulata riesce a trasformare e plasmare i propri prodotti come fossero materia organica, adattandoli al progetto in termini estetici e dimensionali, senza nessun compromesso dal lato tecnico e funzionale. 

Un lavoro che si traduce in una collaborazione totale con gli studi di architettura e con i professionisti che utilizzano i prodotti Ciam, e che vede quest’ultima estendere sempre di più la propria offerta materica e la ricerca su elementi non convenzionali per incontrare e dare vita a qualsiasi fantasia progettuale. Questo continuo stimolo evolutivo, fatto di scambi creativi fra le realtà coinvolte, è un tesoro inesauribile a cui attingere per studiare soluzioni innovative e intraprendere percorsi mai battuti. L’osmosi tra culture e mondi diversi crea alchimie in grado di generare nuovi stimoli sensoriali per forme e funzioni- continua Milesi. -Molti materiali pensati per applicazioni industriali oggi applicati al design trovano nuove forme di bellezza cariche di valori estetici e funzionali inaspettati. 

Ne è la prova l’ultimo progetto ideato e realizzato in occasione della Milano Design Week 2021. È proprio attraverso questa visione – continua Milesi – che ho incontrato Matteo Brioni e la sua esclusiva ricerca sulla terra cruda, immaginandola come la nuova superficie per Table, il nuovo sistema custom di tavoli refrigerati progettato per CIAM. Un prodotto inedito caratterizzato da una composizione di diverse funzioni che trovano spazio sullo stesso piano, e che grazie alle capacità custom maturata dal brand abbandona il concetto di standard sostituendolo con quello di una realizzazione ogni volta unica. -Table definisce un nuovo concept: rilegge l’idea di banco che tradizionalmente divide l’operatore dal cliente con una logica di separazione spaziale- spiega il designer. -Il tavolo, invece, attraverso l’elemento del piano sospeso e con le sue dimensioni funzionali esplora un approccio di condivisione nuovo nell’ambito horeca, rappresentando l’elemento funzionale che invita ad appoggiarsi sopra alla sua superficie, e a toccarla a tal proposito, credo la scelta della terra cruda sia quella ideale per trasferire il senso di naturale benessere a Table.-

Stare al fianco dei progettisti ed essere il loro supporto d’eccellenza significa per Ciam guardare nella stessa direzione e costruire orizzonti insieme.

La produzione custom incarna questo principio perché nasce proprio dalla volontà di legarsi, rispondere e unirsi senza soluzione di continuità al progetto. L’esperienza di personalizzazione pensata da Ciam, infatti, non si traduce semplicemente in un vasto campionario di finiture che espandono le possibilità di adattamento ma in un’ottica tailor-made, in cui il prodotto si connette al progetto come un’opera sartoriale senza cuciture, senza stacchi visibili: 

essere tutt’uno con il contesto, è questo che fa la differenza. Caffè Fernanda è un esempio chiave di questo approccio di dedizione totalizzante al progetto nella sua interezza: il bancone è stato impreziosito con doghe in noce canaletto, i piani in ottone brunito, l’alzata retropalco a specchio con tubolari in ottone e le mensole in legno con illuminazione led incorporata. Il colore e la matericità rappresentano i pilastri filosofici ed estetici attorno a cui ruota la costruzione dello spazio, che porta a un valore paritario il piano visivo e quello della scoperta tattile, caratteristica fondamentale per un ambiente ambizioso che eleva l’esperienza d’interazione a elemento d’arte espositiva.

Anche il Caffè Doria di Roma, situato in via della Gatta e storico punto di riferimento per i visitatori della Galleria d’arte Doria Pamphilj, fa da testimone dell’abilità inscritta nel DNA di Ciam di entrare in profondità nel progetto, arrivare a capirne e a toccarne l’anima e a plasmare di conseguenza i suoi prodotti. L’utilizzo del noce canaletto torna in listelli piccoli per il rivestimento e si combina a piani in gres porcellanato noir desire lucidato, con basso fondo in ottone satinato; nella zona bar la vetrina FLAT P800 TS con teca saldata è accompagnata da un retrobanco Compact con ante verniciate e specchiere retroilluminate in stile classico; i due armadi Murozero BT/TN sono accuratamente rivestiti da una carenatura in legno con specchiere laterali.

Per lo Spazio Alcova del 2019, Fabrizio Milesi ha immaginato un set design fortemente bilanciato e simmetrico che si confronta con la monumentalità quasi sacrale e decadente dell’archeologia industriale.

È caratterizzato da una perfetta simmetria di elementi, le due grandi travi in cemento e la copertura a volta sovrastante. Lo spazio espositivo è costruito con due dei prodotti più rappresentativi della ricerca e dello sviluppo custom di Ciam: Murozero Slide, l’armadio refrigerato verticale con le ante scorrevoli complanari filo parete selezionato dall’ADI Design Index 2018, e Move16, il banco orizzontale con apertura delle teche vetrate automatica. La finitura in acciaio inox superlucido dei due Move16 smaterializza completamente le dimensioni rendendoli eterei, quasi trasparenti, moltiplicando, con la loro superficie riflettente, i movimenti dei visitatori all’interno dello spazio; questi due banchi disposti l’uno di fronte all’altro accompagnano delicatamente lo sguardo verso il grande Murozero Slide con finitura monocromatica opaca. 

Per Mangiarbene, la prima luxury food hall della holding Viander, il progetto curato dall’architetto Alfio Barabani ha portato Ciam a sperimentare e creare un’atmosfera elegante, accogliente dal gusto modernista e contemporaneo: il banco orizzontale 6040 TSA, profondità 1000, vede i suoi interni verniciati in matte black con pannellatura in gres, completo di banco di taglio e banco cassa con elementi in ferro naturale; le tre Murozero custom hanno un’altezza ribassata e riprendono la finitura matte black; ma la vera protagonista di questa estensione estrema delle potenzialità di personalizzazione è l’armadio custom Esclusive 74S con dimensioni oversized da 4x4m, destinato all’esposizione dei pregiatissimi prosciutti di Mangiarbene.

Con Ciam assistiamo all’espansione dello stesso termine custom, che assume valori e modalità differenti e in continua evoluzione, dalla miniaturizzazione di parti e funzioni sulle vetrine orizzontali fino alla glorificazione degli spazi con le vetrine verticali extra size, che raggiungono misure monumentali e un carattere museale. 

Il custom Ciam continua a regalare un’esperienza capace di rivoluzionare il senso dello spazio e delle leggi fisiche, di risuonare con il progetto e di essere lo strumento definitivo nelle mani di ogni architetto.